Biografilm Italia si concentra sui film di produzione italiana, dando spazio alle opere più interessanti e innovative, proponendo una lettura non scontata e sfaccettata dell'Italia di oggi. Attraverso lo sguardo e la sensibilità degli autori e delle autrici, incontriamo storie potenti, particolari e universali.
Bianca è una transessuale di 39 anni. Vive a Milano dal 2009 e di professione fa la prostituta. Da vent’anni anni è fidanzata con Natasha, una trans di origini giapponesi che vive temporaneamente in Brasile. Il loro legame è molto forte e la distanza non lo ha indebolito. Il film racconta la loro storia d’amore fatta di lunghe telefonate e ancor più lunghe attese. Per questioni lavorative e familiari non si vedono da quasi due anni. Il tempo passato senza Natasha è scandito dai clienti, per lo più abituali, e dalle loro richieste. Col tempo Bianca si è anche affezionata a loro ma i suoi pensieri sono sempre per Natasha, che finalmente sta tornando. La proiezione di questo film è in collaborazione con Cassero LGBTI Center.
Un viaggio alla scoperta degli anni giovanili di Pier Paolo Pasolini, attraverso la voce di suo cugino, lo scrittore e poeta Nico Naldini. Durante gli anni Quaranta il giovane Pier Paolo Pasolini vive a Casarsa, in Friuli, nel paese di sua madre. La storia di quel periodo viene raccontata da Nico Naldini, poeta e cugino di Pasolini. La vita di Pier Paolo scorre attraverso la voce di Nico, svelando due percorsi di vita inevitabilmente connessi. Entrambi, in quegli anni, assorbono la violenza estetica ed erotica di un mondo sconosciuto, che si svela nella sua cruda realtà: un universo che influenzerà tutta la successiva opera pasoliniana.
Daniel, Simone e Desirée vivono in una terra di mezzo dominata dal cambiamento e dall’incertezza, divisi tra il non essere più e il non essere ancora. Frequentano l’ultimo anno delle medie nella scuola del rione, in via Colonna Rotta, una strada nel cuore di Palermo. Il quartiere è una gabbia, ma a tredici anni la vita è un’avventura da attraversare. Tra la scuola e il lavoro, i primi amori e la famiglia, i protagonisti si affacciano all’adolescenza andando in cerca della loro strada.
Francesca sta vivendo una fase particolarmente critica della sua vita, il suo rapporto complicato con il cibo e una percezione distorta del proprio corpo alimentano le sue insicurezze e le sue paure. Per affrontare un momento così difficile decide di filmarsi e raccontarsi in un film autobiografico. Inizia così un complicato viaggio alla scoperta di sé stessa e del mondo che la circonda, che la porterà per la prima volta ad avvicinarsi e a conoscere il lato bambino della madre, e a confrontarsi in un nuovo modo con Dario, il fidanzato illustratore, che spesso usa i suoi disegni per aiutarla a superare le sue difficoltà. La proiezione di questo film è in collaborazione con Associazione Orlando e Biblioteca Italiana delle Donne.
Per chi nasce e cresce in un ambiente permeato dalla cultura di ‘Ndrangheta è possibile costruirsi un futuro diverso? In una comunità di Reggio Calabria, sotto la guida di un giudice coraggioso, quattro giovani sperimentano una strada alternativa alla criminalità. Riusciranno a cambiare il loro destino?
La regista Sophia Luvarà – nata in Calabria, regione che ha deciso di abbandonare a 18 anni in cerca di un futuro migliore – torna nella sua terra d’origine, ottenendo un accesso esclusivo e incondizionato al lavoro svolto dal giudice Di Bella e alla vita dei ragazzi durante il loro percorso rieducativo.
La storia di Louis Wolfson, scrittore del Bronx, che ha lottato per tutta la vita contro le definizioni correnti di malattia mentale, fortuna e linguaggio. Diagnosticato schizofrenico in adolescenza, ha ripudiato la lingua madre in favore di un idioma del tutto personale. Autore cult nella Parigi degli anni Settanta, negli Stati Uniti è rimasto un perfetto sconosciuto, giocatore d’azzardo incallito, homeless, outsider assoluto. In età matura si è trasferito a Porto Rico, dove la sua fortuna è cambiata di colpo e dove l’autore del film lo ha rintracciato: a 89 anni vive ancora solo e sospeso tra due mondi, quello del silenzio e quello della parola.
Il dialogo intimo tra due padri che riflettono sulla crescita dei loro gemelli, ricordano come i loro figli hanno elaborato, in diverse età, il vivere in una famiglia con due padri. Rivivono il clima di forte contrapposizione in cui Monica Cirinnà è riuscita a dare all’Italia una legge sulle unioni civili. Coltivano la relazione calda e affettuosa con le famiglie americane che hanno permesso la nascita dei figli. Ritornano al momento di festa dell’unione civile celebrata da Nichi Vendola e cercano, tra diverse sensibilità, i nomi da dare alle persone delle famiglie allargate nate con le tecniche di procreazione assistita. La proiezione di questo film è in collaborazione con Cassero LGBTI Center.
Nel deserto californiano esiste una località chiamata Slab City; un insieme di camper, roulotte, tende ed edifici senza fondamenta costruiti ai confini con una base militare dove vengono testati ordigni esplosivi. A Slab City si vive senza acqua corrente e senza elettricità. Le strade sono sterrate e la popolazione (gli “Slabber”) oscilla tra le 400 persone nel periodo estivo e le 4.000 in quello invernale. Gli Slabber sono giovani e anziani, hippy e neo nazisti, fuorilegge e artisti. Tutti accomunati dalla voglia di essere liberi e di non dover rispondere alle regole della società americana. Tutto ciò che sta al di fuori di Slab City per loro è “Babylonia”.