Le storie personali di Eva, Romina, Silvia, Elettra e Hazem, Mimmo, Zina e Elena, Enrico, Giuseppe, Ursula e Bianca, Emanuele e gli altri, attraverso la mediazione degli sguardi dei registi si intrecciano con l'universalità dell'esperienza umana facendosi così portatrici di nuove interpretazioni. Riflessioni, uniche e preziose, che si concretizzano in mille modi diversi solo quando, nel buio della sala, avverrà l’incontro con la mente - e il cuore - di tutti gli spettatori che vorranno seguire il filo rosso delle storie di vite del concorso Biografilm Italia.
Anteprima mondiale, Opera prima
(Doc / Italy / 2024 / 79’)
In una comunità psichiatrica di Palermo si intrecciano tre vite. Giuseppe non vuole invecchiare, passa le giornate immerso nel rock delle sue cuffie e in primavera raggiungerà il limite di permanenza in comunità. Ursula ha trovato l’amore, ma tra malattia e farmaci non è facile prendersi cura di un’altra persona. Bianca è comunista, le manca il mondo là fuori e si sente in gabbia, lontana da tutto e dai suoi figli. Nel tempo immobile della comunità, tutti aspettano qualcosa per non scomparire.
Anteprima mondiale
(Doc / France / 2024 / 50’)
Un diario filmato che la regista, Silvia Staderoli, dedica alla figlia appena sedicenne e a tutte le ragazze adolescenti del mondo. Nel contesto della Francia all’epoca del “Me too”, le speranze di un futuro migliore per la figlia si scontrano con la realtà di una violenza di genere quotidiana, sistemica. Il “pays des femmes” del titolo non esiste, ma accanto all‘amara constatazione di una società ritagliata a misura di maschio, emerge la tensione e lo sforzo collettivo per un cambiamento radicale. Tra cinema, confessione e letteratura, il film è una cronaca di momenti di vita e incontri con donne impegnate nella lotta alla violenza di genere.
Anteprima mondiale
(Doc / Italy / 2024 / 64’)
Sul tavolo del suo studio, la psicoterapeuta Eva Pattis Zoja tiene un contenitore di sabbia. La sabbia registra le immagini che le dita tracciano sulla sua superficie, ma non le parole: il trauma psichico è una frattura che impedisce ai sentimenti di emergere e al racconto di fluire. I traumi di pazienti vittime di guerre e di calamità naturali ma anche, forse, il trauma della stessa Eva. Le immagini delle sabbie si mescolano così a quelle della Storia e a quelle della sua vita. Un’indagine interiore, che scava nell’incubo personale e in quello collettivo delle vittime di un genocidio. Perché un trauma non è mai solo una questione individuale: si trasmette fra le generazioni, si riflette nella Storia.
Anteprima italiana
(Doc / Belgium, France, Italy / 2024 / 97’)
Riace, come tanti villaggi del Sud Italia, ha sofferto di un massiccio spopolamento delle aree rurali. Un giorno, una zattera con 200 rifugiati curdi sbarca sulla spiaggia. Arriva il soccorso degli abitanti: a poco a poco, migranti e abitanti riabiliteranno case abbandonate, faranno rivivere l’economia e assicureranno un futuro al paese. Vent’anni di armonia rendono Riace un modello per l’accoglienza, ma anche un bersaglio per l’ondata populista. Così Domenico Lucano, sindaco del paese, rischia tredici anni di carcere e costringe il paese a un dilemma: resistere o scomparire. La fotografia di un avvenimento senza precedenti nella storia politico-giudiziaria italiana, secondo capitolo scritto dalle registe di Un paese di Calabria, presentato a Biografilm nel 2016.
Anteprima mondiale
(Doc / Italy / 2024 / 73’)
Era il 7 giugno 1984 quando Enrico Berlinguer, durante un comizio elettorale a Padova, avverte un malore evidente. Porta in fondo il suo discorso, ma di lì a poco entra in coma per quattro giorni, fino alla morte, l’11 giugno. Il 13 giugno ha luogo a Roma il funerale politico più imponente della storia della Repubblica: in due milioni scendono in piazza. Il film propone un’accurata e rinnovata ricostruzione narrativa e visiva di quei 7 giorni che sconvolsero l’Italia. Racconta con una prospettiva nuova un momento di passaggio e una fine: quella di un politico amato, di un intero partito, di un’idea di Paese, forse addirittura la fine di un’epoca.
Anteprima italiana, Opera prima
(Doc / Belgium / 2024 / 83’)
Elettra e Hazem arrivano in Belgio nello stesso momento, lui dopo un viaggio doloroso da Gaza, lei per studiare cinema documentario. I primi momenti insieme sono rivelatori e scatenano il desiderio di conoscersi attraverso il mezzo cinematografico. La macchina da presa diventa lo strumento di comprensione che condividono. Attraverso le immagini delle loro vite, ci immergiamo nei dettagli dell'incontro tra due mondi. Essere costretti a spostarsi rafforza il loro desiderio di resistere a una società piena di divisioni; l'atto di filmare coincide con il loro impegno per la giustizia. Di fronte alla rigidità della procedura di asilo di Hazem, intraprendono un esilio, una migrazione interna per raggiungere un luogo più equo e accogliente.
Anteprima mondiale, Opera seconda
(Doc / Italy / 2024 / 72’)
La vita comune di una giovane donna cresciuta a Bologna, fatta di lavoro, sport e serate con gli amici, prende una svolta inaspettata e drammatica quando sua madre, Berta, viene arrestata. Seguiamo non solo le vicende familiari della protagonista, ma anche la sua complessa rete sociale. La storia di Romina potrebbe ripetersi identica in una qualsiasi metropoli occidentale, perché riflette una realtà universale: la precarietà della vita suburbana di oggi. Attraverso la detenzione di Berta, si materializza l’ingiustizia del sistema carcerario, un aspetto controverso della nostra società. Romina offre un ritratto realistico della vita urbana, fatta di fragilità sociale, precarietà e carcere.
Anteprima mondiale, Opera prima
(Doc / Italy, Romania / 2024 / 65’)
Nel 2005 due psichiatri ucraini iniziarono a osservare ricorrenti sintomi di disagio psichico in moltissime donne dell’Est Europa di ritorno dall’Italia: insonnia, ansia, depressione, attacchi di panico e nei casi più gravi allucinazioni e istinti suicidari. Queste donne avevano una caratteristica in comune: lavoravano tutte come badanti. I due psichiatri chiamarono questa condizione Sindrome Italia. Il documentario seguirà le vite di Corina, una donna colpita da questa sindrome dopo anni di lavoro in Italia e che sta lentamente provando a costruirsi una nuova vita dopo tante sofferenze e quella di Natalia, una donna che sta invece vivendo sulla propria pelle le dure condizioni di lavoro come badante in Italia: isolata, lontana migliaia di chilometri dai suoi figli, sola. Due donne che si riflettono continuamente l’una nell’altra e che lottano con tutte loro stesse per un futuro diverso.
Anteprima mondiale, Opera prima
(Doc / Fiction / Italy / 2024 / 50’)
Appena oltre la linea di Kármán, nel cuore dell'Italia meridionale, si trova una piccola città: Grottaglie. Nell'agosto 2017, il Dipartimento di Stato statunitense annuncia la costruzione, sul suolo di Grottaglie, del primo spazioporto europeo. Giorgio e Dario, del collettivo artistico Sano/Sano, indossano caschi spaziali e immaginano "2021", un progetto volto a eliminare le distanze tra la Terra e il cielo. Volontari e amici del duo combattono la torrida estate per portare a termine la loro missione: costruire un razzo e formare un equipaggio pronto a volare. Il racconto di confini che vengono spazzati via: di amicizie che superano lo spazio e il tempo, di una piccola città capace di toccare l'universo.
Anteprima italiana, Opera seconda
(Doc / Germany, Italy / 2024 / 73’)
Napoli è un palcoscenico in continua trasformazione, abitato da personaggi nati per essere eroi da film. Uno di questi è Ciretta: un ragazzo di strada ventenne, voce meravigliosa e talento naturale per la performance, adora la Madonna Addolorata, tanto da raccogliere fondi per la sua processione. Ma il teatro abbandonato in cui abita è stato acquisito e il nuovo proprietario vorrebbe trasformarlo nell’ennesimo B&B nel centro storico di Napoli. Ciretta dovrà trovare una soluzione, per sé e per la statua della sua amata Madonna. Una storia tenera e malinconica tra le vite nascoste di una straordinaria città, che racconta una lotta quotidiana nel mondo del turismo e della speculazione.