Doc, Anteprima mondiale
#ricordi-amo
Sul tavolo del suo studio, la psicoterapeuta Eva Pattis Zoja tiene un contenitore di sabbia. La sabbia registra le immagini che le dita tracciano sulla sua superficie, ma non le parole: il trauma psichico è una frattura che impedisce ai sentimenti di emergere e al racconto di fluire. I traumi di pazienti vittime di guerre e di calamità naturali ma anche, forse, il trauma della stessa Eva. Le immagini delle sabbie si mescolano così a quelle della Storia e a quelle della sua vita. Un’indagine interiore, che scava nell’incubo personale e in quello collettivo delle vittime di un genocidio. Perché un trauma non è mai solo una questione individuale: si trasmette fra le generazioni, si riflette nella Storia.