17 giugno 2023
Houria – la voce della libertà di Mounia Meddour sulla condizione femminile in Algeria
Storie di città e identità in Come scintille nel buio, Deu Ci Seu e Dreaming Arizona
Con La Belle ville e Shabu la valorizzazione delle aree urbane
La grande metropoli statunitense attraverso The Tuba Thieves
Anni belli sulla condizione femminile in un viaggio nell’Italia negli anni 70
Una storia di rivincita con 5 nanomoli - Il sogno olimpico di una donna trans
Chutzpah – Qualcosa sul pudore in anteprima mondiale
Il senso di “comunità” è protagonista nella giornata del 17 giugno a Biografilm. Tanto in termini di comunità urbana quanto di meccanismo sociale capace di includere o escludere.
Cinque dei film in programma si interrogano sulla città come luogo cardine della vita moderna. La belle ville di Manon Turina e François Marques, e Shabu di Shamira Raphaëla, alla sezione Contemporary Lives e Eventi Speciali, mettono al centro la riflessione su come valorizzare, rendere più vivibili e sociali le aree urbane.
La belle ville, in anteprima italiana alle 16.00 al Cinema Lumière – Sala Mastroianni, i due autori esordienti scelgono un taglio ecologista: è possibile – si chiedono viaggiando fra Europa, Nord e Centro America – conferire alla città le virtù della vita a contatto con la natura?
Più sociale la sensibilità di Shabu, storia di un adolescente caraibico-olandese che dopo aver distrutto l’auto della nonna rinuncia alle vacanze estive per trovare i soldi necessari alla riparazione. Uno spaccato di vita e convivenza nella Rotterdam multietnica di oggi. La proiezione delle 19.00 alla sala Scorsese del Cinema Lumière vedrà la partecipazione della regista; in collaborazione con Istituto Penale per Minorenni "Pietro Siciliani", Arca di Noè, Next Generation Italy e Ambasciata e Consolato Generale del Regno dei Paesi Bassi per il programma FuturoPresente.
Ancora storie di città e identità in Come scintille nel buio, tra gli Eventi speciali, alle 18.15 al Cinema Lumiére – Sala Mastroianni alla presenza del regista Daniele Gaglianone. A seguire, sempre tra gli eventi speciali, Deu Ci Seu di Michele Badas e Michele De Murtas al Cinema Lumiere - Sala Mastroianni alla presenza dei registi. Dreaming Arizona nella sezione Beyond Fiction – Oltre la Finzione sarà, invece, proiettato al BIOGRAFILM HERA THEATRE Pop Up Cinema Arlecchino alle 18.45.
Dove inizia il sogno e dove finisce la realtà? In Dreaming Arizona, questa è la domanda che si pongono sia i protagonisti che lo spettatore. Conosciuto per i suoi documentari a puntate, il regista danese Jon Bang Carlsen fa rivivere a cinque adolescenti americani di una piccola città dell'Arizona le loro vite, passate, presenti e future. In Come scintille nel buio Erika, Mario, Mauro, Alessia, Sergio, Flavia e Tommaso vivono a Carbonia, una città mineraria della Sardegna. Le loro vite, che emotivamente gravitano tra la luce e il buio, riflettono lo stato d’animo di una città ancora legata al passato e al contempo proiettata verso un futuro ancora incerto. Deu Ci Seu racconta, invece, la storia dell’esodo di un’intera isola che si mobilita per sostenere uno dei simboli della propria identità.
Anche The Tuba Thieves di Alison & Daniel, in programma al Cinema Lumière – Sala Scorsese alle 21.30 per la sezione Beyond Fiction – Oltre la Finzione, racconta la città dal punto di vista statunitense; stavolta è la grande metropoli, la Los Angeles di suoni e musica attraversata da un’improbabile coppia di rapinatori: lei non udente, lui batterista in una band.
Non sempre comunità significa inclusione. Ne sapevano qualcosa le donne nell’Italia degli anni ‘70, raccontata in Anni belli di Anna Francesca Leccia (Eventi Speciali); ne sanno qualcosa le donne trans di oggi, specie se rincorrono un sogno sportivo come la protagonista di 5 Nanomoli - Il sogno olimpico di una donna trans di Elisa Mereghetti e Marco Mensa (Eventi Speciali). Anni belli, in anteprima mondiale alle 16.45 al Lumière, è il resoconto di un’epoca in cui il divorzio era ancora illegale, il delitto d’onore era tollerato e l’amore poteva condannare alla clandestinità.
Anteprima mondiale anche per 5 Nanomoli – il sogno olimpico di una donna trans, in programma alle 21.30 al Chiostro del Complesso di Santa Cristina “della Fondazza”. Alla proiezione parteciperanno i registi e la protagonista Valentina Petrillo; Valentina è un'atleta transgender ipovedente. Nel 2019 ha iniziato la sua transazione farmacologica verso il genere femminile. Nel 2021 è stata la prima atleta transgender a partecipare ai Campionati Paralimpici Europei in Polonia. Il film racconta il suo sogno sportivo e la sua battaglia contro l’indifferenza e il pregiudizio. Il film è provvisto di sottotitolazione per non udenti fornita dal Coordinamento delle Associazioni FIADDA Emilia-Romagna, nell’ambito del Progetto regionale ACCESs.
Per la sezione Beyond Fiction, Houria – la voce della libertà di Mounia Meddour, immagine che ha ispirato il manifesto di quest’edizione del festival, racconta invece una comunità basata sull’accoglienza e la solidarietà. Ambientato ad Algeri. Houria, giovane e talentuosa ballerina, subisce una violenta aggressione che le strappa, insieme al sogno di una carriera nella danza, la voce. Solo grazie al supporto di un gruppo di donne che hanno vissuto esperienze simili alla sua, potrà imparare a rimettersi in piedi e troverà, proprio nella danza, un nuovo modo di esprimersi. Un silenzioso grido di libertà capace di sollevarsi con forza fino al cielo e colpire direttamente al cuore. In programma alle 21.00 al Biografilm Hera Theatre - Pop Up Cinema Arlecchino. Il film è in uscita al cinema con I Wonder Pictures il 21
giugno.
Infine, Chutzpah – Qualcosa sul pudore di Monica Stambrini, racconta la comunità come sistema giudicante e repressivo. Chutzpah è una parola ebraica che può essere tradotta con “insolente”. Per gestire una crisi emotiva e professionale, Monica inizia a filmare tutto: la sua vita privata diventa un racconto. Mentre condivide pubblicamente il suo diario intimo, la regista si chiede dove siano i confini della privacy e quanto filmare e filmarsi sia parte della sua vita e della possibilità di riflettere su sé stessa. All’anteprima mondiale alle 21.15 al Cinema Lumière – Sala Mastroianni saranno presenti la regista e la produttrice Raffaella Milazzo.